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Trento, 9 agosto 2012
Altro sperpero di denaro pubblico per la Colonia ex Pavese di Nago Torbole
Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

L’annosa vicenda della ristrutturazione/utilizzazione dell’immobile ex Colonia Pavese di Nago Torbole sembra in procinto di arricchirsi di un nuovo capitolo, sempre all’insegna di progetti  faraonici e di molti milioni di euro pubblici pronti per essere letteralmente buttati al vento. Come in passato.

L’attuale “maggioranza” che Amministra il Comune di Nago Torbole (si fa per dire, maggioranza, in quanto rappresenta all’incirca il 36% degli elettori) ha deciso di affidare alla Provincia (Agenzia per i servizi) la gestione di tutta la procedura per la ristrutturazione dell’immobile che dovrebbe poi essere adibito in gran parte a nuova sede comunale: si tratta di oltre 1.200 m2 per piano!

Nello specifico:
piano terra – destinazione commerciale in gran parte affittato a privati, il resto a servizi pubblici
primo piano – sede municipale
secondo piano – sede municipale
terzo piano – non è precisata la destinazione.

In tempi di “spending review” appare assai singolare che un piccolo Comune di circa 2700 abitanti ed in procinto di trasferire alla Comunità di valle la gestione di propri servizi e competenze, ravvisi l’esigenza di spendere all’incirca una decina di milioni di euro con il dubbio che il progetto non sia congruo con i nuovi limiti (mq per addetto) stabiliti proprio dalla normativa nazionale per il contenimento della spesa pubblica, limiti senz’altro mutuabili per criteri di risparmio ed efficienza anche nella PAT.

Peraltro preme ricordare che la PAT ha già finanziato la realizzazione del Municipio di Nago-Torbole, (7 miliardi di vecchie lire oltre ai 3 miliardi del comune) anche se per colpa di un incredibile balletto (ogni volta che cambia l’amministrazione comunale viene spostata la sede di destinazione dalla ex dependance al palazzo centrale delle colonia Pavese) la struttura di fatto è rimasta solo sulla carta, nonostante il dispendio di denaro pubblico.

In un recente in passato, come sopra precisato, per lo stesso immobile, sempre inutilizzato, sono già stati spesi cinque milioni di euro ai quali vanno aggiunti le centinaia di migliaia di interessi passivi sui mutui pagati in quest’ultimo decennio.
Sta di fatto che – a prescindere da valutazioni di legittimità e di opportunità dell’intera operazione – gli uffici comunali di Nago Torbole, anche a giudizio di precedenti amministratori comunali che hanno gestito le pregresse vicende dell’immobile in questione – sono assolutamente adeguati per gestire in proprio l’eventuale operazione.

Sorge dunque il dubbio, più che legittimo, che amministratori incaponiti sulla scelta di adibire l’immobile a sede comunale (era nei progetti delle Giunte Parolari e ritorna nei progetti della Giunta Civettini, già assessore nell’amministrazione Parolari) desiderino in ogni caso cautelarsi affidando alla Provincia – evidentemente ritenuta più rassicurante – la gestione di un affare che appare fin d’ora poco trasparente, probabilmente illegittimo, sicuramente inutile per l’interesse pubblico e gravoso per i contribuenti.

Eppure altri Amministratori –  nell’interregno fra la gestione Parolari e quella Civettini – dopo aver chiuso contenziosi per appalti e opere non andati a buon fine nell’ex colonia Pavese, ereditati dalle precedenti Amministrazioni Parolari, avevano individuato soluzioni meno onerose per le finanze pubbliche per dotare Nago-Torbole di un municipio a misura della piccola comunità alto gardesana.

Il compendio immobiliare della ex-colonia Pavese costituisce sicuramente una ricchezza per l’intera comunità alto-gardesana e proprio per questa ragione molti cittadini della zona, che conoscono bene le vicende pregresse, sono a dir poco meravigliati che negli anni sia divenuto uno dei tanti simboli “mangia soldi pubblici”, del tutto inutilizzabile per l’economia della zona (aree esterne a parte). Ne si comprende come mai non ci sia una regia unitaria fra i comuni limitrofi e la Comunità di valle per programmare l’utilizzo di preziosi immobili che si trovano sulla fascia lago gardesana (Ex Pavese, ex Miralago, ecc.).

Interrogo dunque il Presidente della Provincia per conoscere:

a)  A quale titolo e con quale utilità la Provincia dovrebbe intromettersi nella gestione dell’appalto e delle opere successive di ristrutturazione della ex colonia Pavese, probabilmente addossandosene in gran parte i costi, quando gli uffici comunali sono adeguatamente attrezzati per gestire in proprio la pratica in questione;

b)  Quale valutazione – sul piano dell’opportunità politica ed economica – dia, rispetto ad una operazione che fin dalle prime battute appare come sprecona, forse illegittima, sicuramente non coerente con i sacrifici che di questi tempi vengono chiesti a tutti i contribuenti;

c)  Se non intenda intervenire per sollecitare gli Amministratori di Nago-Torbole (quelli di maggioranza, si intende, poiché le minoranze sono tutte contrarie all’operazione ex Pavese  (rappresentano il 64% dei cittadini!) a proporre soluzioni più congrue per l’immobile in questione, prevedendo il coinvolgimento anche di risorse economiche private e, soprattutto, accantonando l’ipotesi di realizzarvi una nuova sede comunale.

Cons. Roberto Bombarda

 

     

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