Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 30 marzo 2006 Alle pendici del Monte Bondone, a 1.280 metri, circondata da boschi e pascoli sorge Malga Albi per la quale l’amministrazione comunale di Garniga Terme ha deliberato l’ampliamento e la ristrutturazione. Malga Albi è un edificio di notevole interesse storico ed ambientale, e, se non è stato tutelato mediante apposito vincolo, ciò dipende probabilmente dal fatto che nessuno ha mai pensato che potesse essere demolita e rifatta. Essa rappresenta una delle rare testimonianze rimaste sul Bondone di struttura tradizionale di pietra, antica di almeno 400 anni. La Malga appare perfettamente inserita nell’ambiente e risulta del tutto funzionale all’allevamento bovino e all’alpeggio, attività per le quali è stata concepita. Il progetto patrocinato dal Comune di Garniga Terme, prevede la totale demolizione della stalla e della casara e l’edificazione di una struttura prefabbricata in legno di assai maggiori dimensioni, destinata all’attività alberghiera e alla ristorazione. La nuova Malga verrebbe a presentarsi completamente diversa, estranea ai moduli costruttivi tradizionali e oltretutto incompatibile con la prosecuzione della monticazione. Il nuovo complesso viene presentato come destinato all’attività agrituristica, ma in realtà non ne esistono le premesse posto che non sembra esservi spazio per la produzione di alimenti utilizzati per la ristorazione e che l’attività zootecnica sin qui praticata dovrà inevitabilmente far posto all’indirizzo alberghiero. E’ da rilevare tra l’altro come l’utilizzazione di elementi prefabbricati in legno cambi e snaturi totalmente la tipologia edilizia del manufatto. Inoltre la nuova struttura ricettiva determinerà una intensificazione del traffico automobilistico, rendendo necessario il rifacimento dell’attuale strada di accesso e ponendo le premesse per una nuova aggressione in direzione delle Viote. Tutto ciò premesso si interroga la Giunta Provinciale per sapere se intende intervenire nei confronti dell’amministrazione comunale di Garniga Terme per impedire che attraverso un discutibile progetto di ampliamento e ristrutturazione Malga Albi venga in realtà irrimediabilmente distrutta, ritenendo che i superstiti valori storici e ambientali del Monte Bondone, purtroppo già in notevole parte aggredito e degradato dal turismo speculativo, debbano essere difesi con la massima determinazione. Cons. dott. Roberto Bombarda
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