Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||
|
Trento, 5 giugno 2007 La frutticoltura intensiva prossima ad alcune frazioni abitate comporta significativi effetti paesaggistici ma, alcune volte, pesanti disagi ambientali. Dalla primavera avanzata fino ad inizio autunno gli impianti sono sottoposti a numerosi trattamenti a base di sostanze chimiche. Pur ammettendo che tutti gli agricoltori rispettino i disciplinari circa le distanze dalle abitazioni, i prodotti impiegati, la pressione degli atomizzatori e delle lance, alcuni cittadini segnalano che in determinate condizioni atmosferiche, di pressione e di vento, le sostanze irrorate possono essere trasportate anche a molti metri di distanza dai campi e finire appunto nei giardini o nelle abitazioni più vicine ai campi e, essendo composte di particelle finissime, possono essere inalate dalle persone, in particolare dai bambini. A detta di questi cittadini, che possono portare la loro testimonianza diretta, certi giorni l’aria sarebbe ammorbata per alcune ore dagli odori delle sostanze irrorate nei campi. A questo punto ciò che vogliono sapere questi cittadini (e noi con loro) è se questa situazione è a conoscenza delle autorità locali – Comuni, Comprensori e Provincia – e se sono effettuati, in modo sistematico o a campione, rilevamenti circa questi fenomeni. A fronte della preoccupazione manifestata in più occasioni, questi cittadini si sono visti rinviare – come si dice – “da Erode a Pilato”, non comprendendo se il compito di segnalare queste possibili situazioni di temporanee e localizzate forme di inquinamento atmosferico debbano essere di competenza locale o provinciale e chi debba o possa, in Provincia, compiere rilievi, analisi, studi a questo proposito: l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari o chi altri? Ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere 1. se la Provincia è a conoscenza che in determinate giornate dell’anno ed in determinati centri abitati l’aria risulta oltremodo alterata – quantomeno per quanto riguarda la percezione olfattiva – causa dei trattamenti fitosanitari; 2. a quali uffici o servizi della Provincia o di Aziende pubbliche od enti funzionali spetti il compito di monitorare la qualità dell'aria ed in particolare il controllo dei principi attivi diffusi in atmosfera e con quali modalità i medesimi uffici possono essere attivati per i controlli; 3. se siano mai stati fatti dei rilievi in questo senso, a campione o programmati ed in quali località, con quali risultati ottenuti; 4. se non ritenga opportuno avviare, di concerto con gli uffici dell’APPA e dell’APSS una campagna di monitoraggio costante dell’aria – estesa per l’arco del periodo interessato – riguardante una o più località potenzialmente interessate e facilmente individuabili e mirata a rilevare in atmosfera sostanze chimiche ben precise presenti nei prodotti impiegati in agricoltura/frutticoltura. cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
ROBERTO
| ||||||||||||||||||||||||||
© 2000 - 2024 EUROPA VERDE VERDI DEL TRENTINO webdesigner: m.gabriella pangrazzi |
||||||||||||||||||||||||||||
|