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Trento, 4 maggio 2007
DIFFUSIONE DI ARCHIVI ELETTRONICI IN FORMATI LIBERI
NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta presentata da Roberto Bombarda
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici per L’Unione

La delibera della Giunta provinciale 1492/2005 ha stabilito che nella diffusione di comunicazioni interne ed esterna sia rispettivamente privilegiato e garantito (senza escludere formati proprietari) l'utilizzo di formati liberi.

Come è noto il dibattito sull'uso di software open source è assai vivace. L'uso di tale tecnologia ha molteplici vantaggi, in particolare per la pubblica amministrazione è rilevante il fatto che garantisce la pubblicità, la libera distribuzione e la modificabilità del software secondo proprie esigenze (purché sia sempre distribuito anche il “codice sorgente”) ed infine assicura una durata nel tempo degli archivi (forse l'aspetto più importante) poiché sono completamente note le specifiche tecniche. In altri termini può cessare di essere prodotto e distribuito il software con cui è stato generato un archivio, ma ciò non significa che tale archivio non possa più essere utilizzabile.

La questione – anche con riferimento alla durata ed utilizzabilità nel tempo dei vari archivi – è particolarmente delicata proprio per tutti quei documenti destinati a durare nel tempo.

Da alcuni anni a questa parte, anche per aumentare l'impatto del software libero ed open source i documenti con formati “proprietari” vengono letti e gestiti anche con software libero (OpenOffice, ad esempio, è perfettamente in grado di gestire documenti creati con Microsoft Office): circostanza che tuttavia non risolve il problema di poter disporre di formati liberi. Tale possibilità non è infatti sufficiente a garantire l'indipendenza dei dati dal software usato.

A fronte di un dichiarato impegno dell'Amministrazione provinciale a favore dell'impiego sia di software libero ed open source sia, soprattutto e conseguentemente, di formati liberi, molti – per non dire la stragrande maggioranza – degli archivi disponibili sui siti della Pubblica amministrazione continuano a offrire documenti disponibili esclusivamente in formato proprietario e solo occasionalmente usano il formato “pdf” (formato aperto, anche se non propriamente libero in quanto coperto da brevetti, che inoltre rappresenta uno standard di fatto). A titolo di esempio, lo stesso archivio delle delibere e delle determinazioni della Giunta provinciale presenta una larga parte dei documenti solo in formati proprietari.

Tanto premesso

si interroga il Presidente della Giunta provinciale per sapere:

1. se non intenda raccomandare agli uffici ed alle strutture dipendenti di seguire in modo più puntuale le disposizioni e gli indirizzi contenuti nella delibera 1492/2005, in particolare per quanto riguarda la diffusione degli archivi in formati aperti anziché proprietario, indicando anche dei termini temporali;

2. se non ritenga opportuno raccomandare l'utilizzazione – oltre alla suite “Microsoft Office” – anche della suite “OpenOffice”, sostanzialmente identica (e per certe funzioni forse anche migliore), ma con il grande vantaggio di essere libera e di supportare formati liberi quali l'Open Document Format.

Cons. prov. Roberto Bombarda

     

Roberto Bombarda

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