Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, 15 maggio 2002 Al Ministro degli affari esteri Per sapere - premesso che: il vertice dei Ministri degli affari esteri dell'Unione europea, svoltosi a Bruxelles il 13 maggio 2002, ha evidenziato, insieme alla riaffermata necessità di un'iniziativa europea nei confronti della situazione mediorientale, anche la difficile, complessa e drammatica evoluzione degli avvenimenti e dei rapporti fra i soggetti istituzionali e politici dell'area; le conclusioni del vertice sono apparse interlocutorie sotto molti profili, in primo luogo per quanto riguarda gli orientamenti che l'Unione europea intende assumere in ordine alla conferenza internazionale di pace per il Medio Oriente ed alle condizioni che i Paesi europei ritengono indispensabili perseguire e concorrere a determinare, affinché tale conferenza possa realizzarsi; alla vigilia del vertice di Bruxelles ulteriori e gravissime tensioni - in Israele rispetto all'Autorità nazionale palestinese e sul piano internazionale - sono state prodotte dal voto con cui il comitato centrale del Likud, partito di maggioranza relativa in Israele, si è espresso contro la futura costituzione di uno Stato palestinese e dunque, come riaffermato a Bruxelles dal responsabile della politica estera e di sicurezza europea Javier Solana, contro «l'unica strada per la pace»; tale evoluzione della situazione politica interna ad Israele - dopo un voto che il Ministro degli affari esteri israeliano Peres ha giudicato «una tragedia per Israele» - aggiunge ulteriore urgenza alle iniziative di pace della comunità internazionale per il Medio Oriente -: quali siano stati gli indirizzi sostenuti dal Governo italiano nel recente vertice di Bruxelles e quali saranno gli orientamenti che l'Italia sosterrà a favore della conferenza internazionale di pace e degli indirizzi già assunti dell'Unione europea e contenuti nelle risoluzioni dell'Onu, quali il diritto dei palestinesi ad uno Stato autonomo e il diritto di Israele alla propria sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti, per un effettivo e realistico processo di pace.
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MARCO BOATO |
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