Iva Berasi - articoli, lettere e interviste dalla stampa | |||||
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Trento, 25 gennaio 2008 Sul «Corriere economia» del 21 gennaio, inserto del lunedì, è apparso un articolo dal titolo «Montalto e quel solare che scotta, ambientalisti e sindacati contro la mega centrale fotovoltaica in costruzione». Da verde ambientalista di nascita politica, mi stupisco, leggo l’articolo in cerca di spiegazioni e virgolettato trovo il parere dei verdi: «Il comportamento dell’Enel è contraddittorio: con la mano sinistra investe sulle rinnovabili, con la mano destra punta al carbone ammazza-Kyoto, azzerando gli effetti positivi dell’investimento sulle rinnovabili». Quindi una posizione più spinta e convinta verso fonti pulite di energia, l’esatto contrario di quel che il titolo fa intendere. Siamo alle solite, una continua e subdola azione di screditamento dei verdi è in atto da parte del partito degli affari, forte e ben organizzato. Attaccare, banalizzare, screditare chi denuncia da anni i pericoli di un agire che non tiene conto delle emergenze del pianeta piuttosto che affrontarle con responsabilità, innovazione, capacità di futuro. Abbiamo i mezzi e le conoscenze per coniugare sviluppo e qualità dell’ambiente,si tratta di investire per il benessere di tutti o limitarsi ad incassare per la sfarzosa vita di pochi. E non posso che fare accenno alla questione rifiuti a Napoli ed alla scorciatoia, anche di qualche politico, di trovare nel ministro dell’ambiente il responsabile di 15 anni di malaffare con riferimenti precisi a nomi importanti quali i fratelli Romiti o Bassolino commisssaro straordinario. Un ministro non può imporre con misure coercitive politiche specifiche agli enti locali..., la stessa cosa vale per un assessore e come tale nella scorsa legislaturacon la competenza all’ambiente, non mi è stato possibile imporre misure per il raggiungimento delle percentuali stabilite di raccolta differenziata; infatti i comuni sono arrivati ai risultati in tempi diversi sforando le tabelle temporali stabilite. Anche in Campania sono molti gli esempi virtuosi di gestione dei rifiuti a partire da Salerno, città del ministro e tanti altri comuni dove la presenza verde ha fatto la differenza. L’accanimento a screditare una forza politica che dopo la prima fase di denuncia è passata da anni alla proposta prendendosi responsabilità di governo in molti comuni, province e regioni, trova giustificazione nel disturbo che diamo a chi vuole avere le mani libere di fare affari o malaffari sottraendosi al senso del limite necessario per garantire alla gente uno sviluppo. Che tuteli il loro benessere e quello dei nostri figli. Non e’ certamente zittendo chi denuncia i pericoli di un modello di sviluppo che toglie il senso vero al nostro esserci che porterà i ragazzi a vivere serenamente in un mondo di pace dove essere uomini o donne faccia la differenza, dove quel che si è valga più di quel che si possiede. Investire sull’ambiente, su una maggiore socialità, sulla solidarietà, temi cari ai verdi, vuol dire investire sulla possibilità distare in questo mondo con gioia. Iva Berasi
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IVA BERASI |
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