Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Premesso che: – la ciclovia del Garda è costituita da un anello intorno al lago di Garda e tocca tre regioni, il Trentino, il Veneto e la Lombardia per quello che dovrebbe diventare “il tracciato più bello del mondo dedicato alla bicicletta"; – il tracciato sul territorio trentino si sviluppa su circa 19 chilometri (in parte finanziato dalla provincia, in parte dalla Comunità Alto Garda e Ledro, e in parte dallo stato, organizzato in tre Unità Funzionali (U.F.) per il tratto da Riva del Garda al confine con il comune di Limone sulla sponda occidentale del lago; – in data 27 agosto 2020 è stato effettuato un sopralluogo con un elicottero per visionare le criticità geologiche dei versanti rocciosi ed è stato appurato che vi sono situazioni di rischio evidenti per l’incolumità pubblica, come risulta dal verbale redatto; – il progetto della ciclovia lungo le sponde del lago, nella parte nord, oltre ad essere costosissimo, si situa in un contesto estremamente delicato e instabile (classificato a rischio geologico con penalità gravi ), in un paesaggio di rara preziosità che deve essere preservato e conservato; – nei requisiti di pianificazione e standard tecnici di progettazione per la realizzazione del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche (SNCT) rientrano i requisiti di pianificazione, ricomprendendo in questa classe gli elementi territoriali, naturali e/o antropici che costituiscono il quadro di riferimento propedeutico alla progettazione e gli standard tecnici di progettazione; – i requisiti di pianificazione e gli standard tecnici sono stati suddivisi in ulteriori sottorequisiti e per ognuno di questi è stato definito un livello “minimo”, “buono” e “ottimo”, utili ai fini di una corretta classificazione della ciclovia, sia in termini di aspettativa turistica che di sicurezza; – gli standard tecnici di progettazione attribuiscono una classificazione ottima per quanto riguarda il livello di sicurezza: risultato che falsa le prospettive e induce a sottovalutare i pericoli legati alle falesie attraversate dalla ciclovia sulle due sponde nella parte a nord del lago; – teoricamente, per ottenere lo standard “ottimo” su questo aspetto della sicurezza la norma recita: “completa assenza di punti pericolosi, ovvero, qualora presenti, dotati di adeguata protezione e segnalazione”; – desta qualche perplessità il fatto di essere arrivati ad ottenere un così elevato standard di sicurezza su un tracciato dove l’ANAS prima, le Regioni e le Province dopo, hanno dovuto dismettere numerosi tratti stradali che ora verranno utilizzati per la ciclovia e che, laddove è stata realizzata la vecchia gardesana storica, nei punti problematici è stata costruita in galleria mentre la ciclovia in questi tratti viene proposta a sbalzo sulla falesia; – in relazione agli standard tecnici di progettazione di cui all’allegato 4 DM 517 “requisiti SNCT” il punto B.2 relativo alla sicurezza recita: “Il requisito della sicurezza della ciclovia è elemento essenziale e imprescindibile. In fase di progettazione vanno evidenziati i tratti potenzialmente pericolosi per i quali dovrà essere predisposta una analisi del rischio. Tali criticità vanno risolte con alternative di tracciato o una adeguata offerta intermodale (per esempio trasporto via lago su battelli dedicati); – che i costi per questa infrastrutturazione risultano essere talmente esorbitanti da costituire un evidente elemento ostativo, tale da far escludere che l’opera debba essere portata a compimento. Interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere: 1. se non si ritenga che la qualifica “ottima” sia inadeguata alla situazione geologica relativa alle sponde del lago nella zona nord; Cons. Lucia Coppola
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LUCIA COPPOLA |
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